L’annuale convegno dell’Archeoclub di Benevento, quest’anno giunto alla terza edizione, affronterà come tema san Bartolomeo. L’apostolo è patrono di Benevento, dopo che le sue reliquie giunsero in città, esattamente il 25 ottobre dell’838. Da quell’anno, per i beneventani la festa di san Bartolomeo fu appunto il 25 ottobre, tradizione che si è poi persa all’indomani dell’unità d’Italia, mentre si sviluppava la festa della Madonna delle Grazie, che sostituì del tutto, nella devozione popolare, quella del santo patrono. Tuttavia il culto per san Bartolomeo, anche per le straordinarie implicazioni internazionali (le sue reliquie da Benevento sono giunte in molte località europee), richiede una maggiore attenzione da parte della città tutta.
Per affrontare l’argomento, l’Archeoclub ha organizzato un convegno, lunedì 25 ottobre, alle 17:00, tenuto presso la Fagianella. Ad aprire i lavori sarà una relazione di Giacomo de Antonellis, sul significato storico della data del 25 ottobre, a cui seguirà Mario Pedicini che relazionerà sulla diffusione del culto di san Bartolomeo, a partire dalle reliquie beneventane. Maurizio Cimino affronterà il tema dell’iconografia dell’apostolo e della sua presenza nell’arte locale. Chiuderà il convegno Aurelia Iole Martino, vicesindaco del Comune di Greci, che illustrerà come nel comune irpino la devozione all’apostolo sia radicata e partecipata anche sul piano popolare. L’appuntamento prevede infine un intermezzo musicale, con brani del medioevo, eseguiti agli archi da Debora Bovino, Umberto Camerlengo, Emilio Compare e Giuseppe Morante.
Il convegno sarà occasione per un confronto di idee, sulla opportunità di chiedere lo spostamento della festa patronale dal 24 agosto al 25 ottobre, così da ridarle uno slancio che oggi ha praticamente perso. La partecipazione al convegno è libera, nel rispetto dell’attuale normativa in campo sanitario.